Tutto quello che dovreste sapere sulla Contrada Capitana dell’Onda
Posted on 13. Dic, 2016 by admin in Senza categoria
Il nostro viaggio alla scoperta delle Contrade senese prosegue (l’ultima volta ci siamo occupati del Nicchio) con l’Onda, nata nel XV secolo dall’unione dei popoli delle antiche compagnie militari del Casato di Sotto e di San Salvadore.
Il motto dell’Onda è “il colore del cielo, la forza del mare”, in riferimento al colore azzurro e, secondo alcuni, alle strade ondeggianti della Contrada.
La strada principale dell’Onda è Via di Malborghetto, oggi nota come Via Giovanni Duprè, in omaggio all’omonimo scultore che nacque in questa strada. Nella foto che abbiamo scelto, potete vedere una tavolata allestita per la tradizionale cena che si tiene prima della Prova generale del Palio.
Vittorie, rivalità e alleanze della Contrada Capitana dell’Onda

Credits: By Gilda from London, UK (Onda streets before the feast Uploaded by Elitre) , via Wikimedia Commons
Innanzitutto bisogna spiegare perché è definita “Capitana”: un tempo le Compagnie militari di San Salvadore e del Casato di Sotto montavano la guardia al Palazzo Pubblico, vicino al quale, in via Duprè, aveva sede il Capitano di Giustizia.
Quest’ultimo fu un antico organo di magistratura senese, istituito durante la Repubblica di Siena, poi soppresso nel 1481, ripristinato a metà del XVI secolo e attivo anche dopo la caduta della Repubblica. Questa funzione fu abolita nel 1808 ma la Contrada ha mantenuto il titolo, al pari di altre 7 Contrade senesi che vantano il titolo di Nobile, Sovrana o Imperiale.
Riguardo ai Palii vinti, l’Onda ne ha conquistati ufficialmente 39 (l’ultimo ad agosto 2013) e se ne attribuisce 45, è alleata del Nicchio, di Valmontone e della Tartuca. La Contrada è rivale storica della Torre sin dal XVI secolo a causa della vicinanza fra le due zone e della condivisione di Piazza del Mercato.
I luoghi da visitare per approfondire la storia dell’Onda sono: la chiesa di San Giuseppe, completata nel 1653; il museo (collocato nella cripta della chiesa), dove sono esposti i drappelloni e una selezione di opere di Duprè; il Chiesino, che fu la prima sede della Contrada e oggi appartiene all’Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d’Elsa-Montalcino; la fontanina battesimale, raffigurante un delfino, situata di fronte all’Oratorio, all’inizio di via di Fontanella, dove si battezzano i contradaioli in occasione della festa della Contrada, che si celebra la quarta domenica di giugno.
Una particolarità insolita dell’Onda è quella di includere nei suoi confini anche una località fuori dal territorio senese, Talamone (nel Comune di Orbetello, in provincia di Grosseto), che era il porto della Repubblica di Siena e perciò era era presidiato dalle Compagnie militari poi confluite nell’Onda.
Cogliete l’occasione di una lunga permanenza a Siena per scoprire le curiosità, le leggende e le peculiarità delle 17 Contrade, il cuore della città che è rimasto fedele nel tempo a un’idea di comunità e di piccola patria che ha pochi confronti nel resto d’Italia.Sito della Contrada: www.contradacapitanadellonda.com.